Ultimo aggiornamento in data Maggio 6, 2021 da Maxwell Harris
I prodotti a base di CBD, tra cui l’olio di CBD, le chewing gum e i prodotti topici, possono avere un effetto positivo sulla salute delle persone e questo è supportato da un gran numero di ricerche. Il CBD, chiamato anche cannabidiolo, è uno dei componenti della pianta di marijuana che non induce a uno uno stato di “sballo”, rendendolo uno strumento prezioso per combattere l’infiammazione e offrire sollievo dal dolore. Se hai intenzione di usare il CBD, è opportuno informarsi bene in modo da essere sicuri di fare la scelta giusta. Naturalmente, se hai delle condizioni mediche o stai prendendo dei farmaci, chiedi al tuo medico prima di provare il CBD.
Cos’è l’infiammazione?
Sia l’infiammazione classica che cronica essere dolorose e interferire con la qualità di vita della persona. Il tuo corpo reagisce tipicamente a una ferita o infezione con una risposta infiammatoria, che è una reazione immunitaria a ciò che sta accadendo nel tuo corpo. Questo è un processo naturale che guarisce e ripara il tuo corpo quando sei malato o ferito. L’infiammazione si verifica anche come risposta a un batterio o virus nel tuo corpo. Di solito, questo tipo di risposta è normale e sana, ma quando continua per lunghi periodi di tempo, potrebbe indicare un problema di salute.
Condizioni come l’artrite e l’artrite reumatoide sono esempi di problemi di salute che possono portare all’infiammazione cronica. In casi si fa utilizzo di una terapia farmacologica per trattare l’infiammazione e il dolore. Quando si tratta di trattamenti per contrastare l’infiammazione, ci sono diverse opzioni che si possono prendere in considerazione. Per alcune persone, i prodotti CBD possono aiutarle a liberarsi dai farmaci da prescrizione che causano effetti collaterali indesiderati. In questo modo riescono a trarre i benefici per la salute di cui hanno bisogno e a controllare meglio la loro salute.
Tipi di infiammazione
Ci sono due tipi principali di infiammazione: acuta e cronica. L’infiammazione acuta è la risposta naturale del corpo a una ferita o un’infezione. Mentre l’olio di CBD ha dimostrato di avere effetti positivi su questo tipo di infiammazione, è molto più usato per trattare l’infiammazione cronica. Questo tipo di risposta infiammatoria si verifica spesso come effetto collaterale di un problema di salute sottostante, come l’artrite. Se vuoi integrare il CBD nella tua cura, parlane prima con il tuo medico, specialmente se stai prendendo qualche tipo di prescrizione o farmaci da banco.
Usare il CBD per trattare l’infiammazione
Secondo la Harvard Medical School, uno dei maggiori benefici dell’uso del CBD è quello di controllare e gestire il dolore cronico. La ricerca mostra che usare l’olio di CBD in trattamenti topici aiuta ad alleviare il dolore associato all’artrite. Anche se sono necessarie ulteriori ricerche per scoprire le vie esatte attraverso le quali il CBD porta benefici al dolore cronico, ci sono abbastanza prove per sostenere i benefici antinfiammatori del CBD, ed è per questo che sta diventando un trattamento sempre più richiesto.
È importante tenere a mente che il CBD e l’olio di CBD non dovrebbero mai sostituire il trattamento prescritto dal medico. Il CBD potrebbe essere benefico e potrebbe aiutare a ridurre i farmaci e a sentirsi meglio, ma è bene assicurarsene con il proprio medico prima di fare cambiamenti drastici al proprio piano di trattamento. Non effettuare mai tali cambiamenti senza prima parlarne con un medico.
Come usare il CBD per l’infiammazione
Molte persone si chiedono se i prodotti a base di CBD, compresi l’olio di CBD e le creme topiche con CBD, sono sicure da usare. In generale, si tratta di un trattamento sicuro per la maggior parte delle persone, con effetti collaterali minimi, se non addirittura nulli. I modi di assunzione del CBD possono essere diversi: il primo è quella di assumerlo per via orale, con l’olio o con le compresse. Questo metodo richiede un paio d’ore per iniziare a funzionare, anche se i risultati possono essere accelerati mettendo le gocce di CBD direttamente sotto la lingua. I trattamenti topici sono un’altra opzione e possono essere applicati direttamente sulla zona in cui si sta sperimentando il dolore cronico. Con i liquidi per sigarette il CBD può essere inalato. L’uso delle sigarette elettroniche e dei liquidi porta con se gli effetti negativi ancora non ampiamenti studiati che il vape comporta.
Una cosa importante da tenere a mente quando si decide di usare il CBD come antinfiammatorio è la dose. Gli esperti suggeriscono di iniziare con pochi milligrammi. Dopo una settimana, se non si ottiene il sollievo dal dolore che si sta cercando, si può aumentare la dosi leggeramente e aspettare un’altra settimana. Aumentado e diminuendo il dosaggio si trova la dose perfetta per ognuno.
Precauzioni sul CBD
Come molti altri trattamenti, ci sono alcune cose da sapere quando si inizia ad usare il CBD e olio di CBD. Si deve sapere che CBD e THC non sono la stessa sostanza. Puoi trovare più benefici anti-infiammatori se combini i due, ma il THC causa uno stato psicotropo nella persona. Il CBD non ha invece questo effetto.
I prodotti contenenti CBD sono legali ma devono avere un quantitativo di CBD non superiore allo 0,5%. Per questo motivo è molto importante acquistare il CBD da rivenditori affidabili che fanno analizzare i prodotti da laboratori indipendenti. La visione delle analisi di laboratorio è l’unico strumento che il consumatore ha per assicurarsi del contenuto del prodotto.
L’uso del CBD può avere benefici notevoli come antinfiammatorio per trattare il dolore cronico e le condizioni ad esso associate. Anche se ha lievi effetti collaterali, è importante capire cosa aspettarsi quando lo si aggiunge al proprio trattamento. Per la maggior parte delle persone, il CBD può produrre risultati quasi immediati, ma potrebbe essere necessario essere pazienti e dargli un po’ di tempo per fare effetto.